AlphaGo di Google batte per la quarta volta Lee Sedol a Go

di | 15 Marzo 2016

E’ successo di nuovo. In un hotel di lusso nel centro di Seoul, nella Corea del Sud, un programma sviluppato da Google, chiamato AlphaGo, è riuscito a sconfiggere il maestro Lee Sedol nell’antico gioco da tavolo cinese del Go. L’ultima partita, ma non la definitiva, tra l’essere umano e la macchina ha avuto in tutta la Corea del Sud una forte rilevanza a livello mediatico. La finale è stata trasmessa in diretta su tre principali reti televisive nazionali e su alcuni grandi schermi televisivi posti nel centro di Seoul.
Alla fine gli esperti hanno detto che è stata la migliore dei cinque match, perché Lee Sedol era in ottima forma e AlphaGo ha fatto pochi errori, costringendo il suo avversario a dimettersi dopo circa cinque ore di gioco intenso.

Lee Sedol ha 33 anni, e gioca a Go da quando aveva 12 anni, ed è attualmente il più forte giocatore. Nonostante ciò questa è stata la terza sconfitta consecutiva per il campione, che ha garantito la vittoria totale per il software AlphaGo,  nel match di cinque partite, da un milione di dollari. Lee Sedol ha ottenuto solo una vittoria morale – una su cinque – il giorno seguente, quando ha costretto AlphaGo a dimettersi alla quarta gara in programma. Adesso , AlphaGo ha completato l’umiliazione di Lee, vincendo la partita finale.

Sono passati quasi esatti 20 anni da quando il primo prototipo di questo tipo di intelligenza artificiale è stato creato, quando il campione mondiale di scacchi Garry Kasparov riuscì a battere il software Deep Blue progettato dalla IBM a Philadelphia nel febbraio 1996.

AlphaGo ha battuto sì Lee Sedol, ma l’intelligenza umana non è ancora di molto superiore all’uomo

Lee Sedol però ha detto che secondo il suo parere il programma AlphaGo di Google non è ancora superiore agli esseri umani, nonostante sia riuscito a batterlo quattro volte su cinque.
Non credo necessariamente che AlphaGo sia superiore a me. Credo che ci sia ancora qualcosa in più che un essere umano possa fare per giocare contro l’intelligenza artificiale“.
Sembra che AlphaGosia riuscito ad avere il sopravvento nelle partite, grazie alla mancanza di vulnerabilità alle emozioni e alla fatica, due aspetti cruciali del gioco che richiede molti sforzi cerebrali.
Quando si tratta di fattori psicologici e un forte potere di concentrazione, gli esseri umani non possono essere in partita“, ha detto Lee, aggiungendo che: “Non credo che la mia sconfitta questa volta sia una perdita per l’umanità. Esso mostra chiaramente le mie debolezze, ma non la debolezza di tutta l’umanità.