Ghost in the Shell, perché Scarlett Johansson

di | 15 Aprile 2016

Scarlett Johansson sarà la protagonista dell’adattamento cinematografico del noto anime giapponese ‘Ghost in the Shell‘. Capelli neri tagliati appena all’altezza del collo, lunghe ciocche laterali dalle punte azzurre ad incorniciare il suo bel viso dove primeggiano quelle labbra floride e gli occhi chiari. In tanti aspetti diversi avevamo visto (e apprezzato Scarlett Johansson) ma mai in così. Eppure nonostante il fascino dell’attrice 31 enne sia fuori discussione, non sono in pochi a criticare la scelta fatta dai produttori del film. Non perché lei non sia in grado di gestire una parte corposa come quella di Motoko Kusanagi (la protagonista del manga) con il suo aplomb, ma perché scegliere un’attrice occidentale per interpretare un ruolo che potrebbe che si sarebbe adattato meglio ad un interprete giapponese? Questa è la domanda che si pongono i fan di ‘Ghost in the Shell‘.

La conferma arriva dalla prima immagine ufficiale rilasciata da Ghost in the Shell, dove Scarlett Johansson appare in un primo piano laterale nei panni di Motoko Kusanagi. Anche se si tratta di un singolo fotogramma, già si riesce a respirare tutta l’atmosfera dark sci-fi della serie anime, segno che almeno adesso – attenzione però ancora non siamo nemmeno agli inizi – sembra abbiano colto nel segno. Gli errori, nemmeno i minimi saranno concessi, d’altra parte Ghost in the Shell è uno dei manga più popolari di tutti i tempi.

Perché allora scegliere Scarlett Johansson per un ruolo giapponese?

Occorre innanzitutto dire che Scarlett Johansson non è estranea a ruoli impegnati nella lotta al crimine,, o in storie ambientate in Giappone: basti vedere tra tutti rispettivamente il suo ruolo di Black Widow per la Marvel, e la bella parte ‘Lost in Translation‘. Inoltre il suo talento nella recitazione è ormai comprovato ed il suo fascino unito al nome di Ghost in the Shell è visto come una vero e proprio mix esplosivo per le vendite. E non abbiamo dubbi che sarà così.
motoko kusanagi

C’è ancora qualche ma

Eppure l’immagine rilasciata non fa molto per mettere a tacere le critiche dei fan. Dall’acconciatura al trucco – necessari per rendere l’attrice in tutto e per tutto simile a Motoko Kusanagi- sembra che non si stia facendo altro che cercare di fingere di caratteristiche asiatiche. Con questa scelta Hollywood da un lato non si è mostrata a rappresentare equamente la comunità asiatica o asiatico-americano, ma dall’altro lato non si è opposta a oggettivare la sua identità per riproporla in bella forma sullo schermo. E anche qui ci sono ragioni puramente economiche: il solo nome di Scarlett Johansson è sufficiente a portate milioni di spettatori al cinema; cosa sarebbe accaduto se avessero scelto una meno conosciuta, anche se pi adatta, attrice asiatica?

Detto questo ci rivedremo – e sono sicuro che sarà così – tutti al cinema per commentare (e magari apprezzare chissa?!) il risultato finale.