Borsa italiana: cos’è e come funziona

di | 18 Novembre 2016

La borsa italiana funziona in modo diverso da quanto suggerisce il senso comune. I tempi delle grida, degli investitori attaccati alla cornetta del telefono sono lontani e appartengono solo al mondo del cinema. Da oltre vent’anni, in Italia precisamente dal 1994, la borsa è totalmente informatizzata. Gli scambi avvengono per via digitale e ciò, come è intuibile, ha apportato sensibili vantaggi. Tutto è stato semplificato ma, allo stesso tempo, tutto rimane abbastanza complesso. Ecco una piccola guida sulla Borsa italiana per chi vuole investire.

Borsa italiana: le tipologie di mercato

Sono numerosi i mercati regolamentati nel nostro paese.

Borsa. Comprende svariati comparti operativi: l’azionario, gestito dal Mercato Telematico Azionario e riguardante i titoli quotati in borsa; l’obbligazionario, gestito dal MOT (Mercato Telematico dei Titol i Stato e delle Obbligazioni); l’IDEM, il mercato riservato al commercio dei derivati.

Nuovo Mercato. Coinvolge le imprese caratterizzate da un alto tasso di crescita e riconosciute universalmente come davvero innovative. Lo scopo di questo mercato è, in realtà, conferire una forte visibilità a livello europeo delle imprese quotate. Tale mercato, infatti, è inserito nel circuito Euro NM, una specie di alleanza tra i vari market.

Mercato dei blocchi. Comprende dei pacchetti azionari di grande entità, che sposterebbero gli equilibri del mercato se venissero commerciati nella maniera tradizionale.

Terzo mercato. La caratteristica principale è l’assenza di regolamentazione. Gli investitori si scambiano titoli non ancora quotati, ovviamente a proprio rischio e pericolo.

Borsa in Italia: come avviene la negoziazione

Come già anticipato, tutti gli scambi passano dal canale telematico. Lo scopo è garantire a tutti gli investitori le stesse possibilità in termini di approvvigionamento informativo, accessibilità, velocità di esecuzione. Ciascun mercato è tuttavia un caso a sé, non fosse altro per gli orari, che variano sensibilmente.

Ad ogni modo, chi vuole investire in borsa ha due alternative. Può comportarsi come investitore individuale e agire in piena autonomia, magari rivolgendosi a broker privati (come accade per esempio nel mercato valutario). Può rivolgersi a un professionista degli investimenti e quindi usufruire del canale offerto del risparmio gestito.

Nella borsa italiana, poste le dovute differenze, le negoziazioni avvengono nello stesso modo. Le fasi, in particolare, sono le seguenti.

Preapertura. Il sistema calcola in tempo reale il prezzo di apertura, che viene determinato in linea teorica prendendo in considerazione il prezzo al quale può essere scambiato il numero più alto di strumenti.

Validazione. In questa fase il prezzo viene in qualche modo fissato, o dato per valido. Ne consegue il prezzo di apertura ufficiale dei contratti.

Apertura. In questa fase i contratti vengono chiusi con il prezzo di apertura, senza negoziazione alcuna.

Negoziazione continua. Può essere definita come la compravendita in senso stretto.

Conclusione dei contratti. In questa fase i contatti vengono registrati in un archivio telematico, con tanto di informazioni come l’orario di esecuzione, prezzo e quantitativo.

Liquidazione dei contratti. In questa fase, molto banalmente, i contratti vengono liquiditi, quindi regolati. Tale processo avviene quotidianamente.