Obesità è un problema crescente, colpisce più di 600 milioni di persone

di | 4 Aprile 2016

L’obesità, al contrario di quanto si possa pensare, è un problema in continuo aumento e se le tendenze di consumo attuali non diminuiranno, gli scienziati predicono che tra nove anni in tutto il mondo vi saranno più donne obese che sottopeso.
Un nuovo studio condotto da alcuni scienziati presso l’Imperial College di Londra ha scoperto infatti, per la prima volta nella storia umana, che ci sono più persone obese al mondo rispetto alle persone sottopeso. L’obesità non è una questione da prendere sottogamba, perché comporta un aumento del rischio di malattie e disturbi seri per la salute, come alcune malattie cardiache e il diabete.

Obesità un disturbo che colpisce principalmente le donne

Lo studio, che ha coinvolto anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha posato l’attenzione su 19,2 milioni di uomini e donne provenienti da 186 paesi da tutto il globo, e ha mostrato cambiamenti preoccupanti in meno di 40 anni, con un indice crescente della massa media corporea in più paesi dal 1975 al il 2014. L’obesità globale nell’arco di quarantanni tra gli uomini è triplicata, mete nelle donne si è raddoppiata.
La ricerca, che è stata pubblicata sul The Lancet Medical Journal, stima nello specifico che il 10,8 per cento degli uomini e il 14,9 per cento delle donne in tutto il mondo sono obesi. L’obesità e definita da un indice di massa corporea che supera i 30; mentre l’8,8 per cento degli uomini e il 9,7 per cento delle donne sono sottopeso, definiti da un indice di massa corporea al di sotto di 18,5.

In dati globali le stime percentuali riportate si traducono in: 266 milioni di uomini obesi e 375 milioni di donne obese, dato risalente al 2014. Tra questi inoltre il 2,3 per cento degli uomini e il 5 per cento delle donne di tutto il mondo sono classificati addirittura come gravemente obesi, con un indice di massa corporea di oltre 35kg/m2.

L’obesità si concentra in pochi paesi al mondo

Gli uomini e le donne obese abitano in particolare in due paesi: Cina e Stati Uniti.
Il dato implica anche un’altra considerazione, ovvero che il rapporto benessere e povertà aumenta sempre più e a fronte di molti paesi che ancora soffrono in modo grave il problema della fame, in quelli industrializzati si vive il disastro del consumo eccessivo di cibi, con particolare attenzione verso tutti quei cibi poco salutari. I paesi a maggior rischio fame sono India e Bangladesh, dove il 25 per cento delle donne è sottopeso; il 20 per cento degli uomini sotto peso invece si trova in paesi come India, Timor Est, Afghanistan, Bangladesh, Etiopia ed Eritrea. Paesi invece come Svizzera, Giappone, Repubblica Ceca, Belgio, Singapore e Francia non hanno manifestato alcun aumento nelle medie dell’indice di massa corporea nelle donne in 40 anni, mentre alcune nazioni insulari della Polinesia e della Micronesia hanno i più alti medi di indice di massa corporea nel mondo.

Per evitare un’epidemia di obesità grave, nuove politiche in grado di rallentare e fermare l’aumento a livello mondiale del peso corporeo devono essere attuate in modo rapido e valutate rigorosamente , comprese le politiche alimentari intelligenti e una migliore formazione sanitaria.” Ha detto il professor Majid Ezzati da la Scuola di sanità pubblica presso l’Imperial college. Spiegando anche che se tali politiche non vengono attuate in tempo, facendo capire alla popolazione i benefici di un’alimentazione ordinata, entro il 2025 (tra appena 9 anni) ci saranno più donne grasse che sottopeso.