Si chiama Archimede e a vederla sembra un auto da film fantascientifico. In realtà è l’ultimo ritrovato nel settore dell’automobilismo e della sostenibilità e potrebbe essere il primo prototipo dell’auto del futuro.
Archimede solar car 1.0 – questo il suo nome completo – è un auto elettrica che sfrutta al 100% l’energia solare.
Come intuibile dal nome, una simile vettura non poteva che essere stata concepita in Sicilia, regione dove il sole non manca ma soprattutto che ha dato i natali al geniale fisico ed inventore siracusano.
Per funzionare, Archimede non avrà bisogno altro che del sole: l’unica fonte di energia che non è destinata ad esaurirsi, o almeno non nel breve termine se proprio vogliamo essere pignoli.
Funzionando ad energia solare inoltre questa nuova auto non è inquinante: insomma sembra avere i pregi per accontentare un po’ tutti.
Esteticamente forse, almeno per ora, non è il massimo dello stile: ma per immagazzinare l’energia solare Archimede ha bisogno di numerosi ed ingombranti pannelli solari sulla sua superficie. I pannelli le conferiscono probabilmente un’area più da navicella spaziale che da macchina pronta per viaggiare in strada, ma sono la forza dell’auto.
Questa nuova vettura attualmente però è solo un prototipo, realizzato dai ricercatori dell’Università di Catania insieme con Futurosolar Onlus e Enecom Power Hf di Torino. A coordinare il gruppo di lavoro c’era il professor Rosario Lanzafame dell’università di Catania che ha presentato alla stampa il veicolo:
“Si tratta di un laboratorio in movimento lungo 4,5 che può viaggiare ad una velocità di 75 Km/h. Archimede è il frutto del lavoro di gruppo fra l’università di Catania e alcune piccole aziende. La ricerca è stata sostenuta dagli studenti e laureandi dei nostri corsi, a riprova che è possibile realizzare un nuovo modello di mobilità sostenibile partendo dalla condivisione con il territorio dei nuovi paradigmi energetici decarbonizzati.
Archimede è la prova di come sia possibile grazie alla conversione fotovoltaica in ‘energia elettrica necessaria alla mobilità del veicolo, muoversi in un ambiente cittadino in maniera sostenibile ed ecologica.”
La lunghezza della vettura è dunque di 4,5 metri. La velocità massima raggiungibile oggi appare forse ancora un po’ limitata: 75km/h.
Archimede è stata testata su strada, meritandosi anche il plauso del sindaco di Catania Enzo Bianco che si è dichiarato orgoglioso del lavoro svolto dai ricercatori dell’ateneo catanese.
Il progetto è comunque doppiamente importante perché, come ha spiegato il professor Lanzafame, è stato portato a compimento grazie all’operato dei giovani studenti dell’Università di Catania.
Tuttavia, affinché questi sforzi ingegneristici non rimangano fini a se stessi, è auspicabile ed indispensabile che qualche grande finanziatore, intuendo le potenzialità del progetto, decida di avviare la produzione su larga scala delle vetture. Fino a quel momento infatti Archimede rimarrà una notevole prova dell’ingegno siciliano, ma non sarà acquistabile dai privati cittadini.
L’auto è un anticipazione delle vetture del futuro, la cui tecnologia dovrà sfruttare inevitabilmente l’energia solare, poiché come ben sappiamo i combustibili di uso e consumo odierni sono tutt’altro che eterni.