La matematica dei nerd decide che Tyrion è il vero protagonista de Il trono di spade

di | 2 Aprile 2016

Tyrion Lannister è il vero protagonista de Il trono di spade e dei libri di George RR Martin, Le cronache del ghiaccio e del fuoco, da cui il romanzo è tratto. A dare la notizia sulla è nientemeno che studio dell’Associazione di matematica d’America. Sì avete capito la matematica è intervenuta a spiegare la letteratura e in particolare il noto show televisivo della HBO.

Un professore di Matematica presso il Macalester College e un ricercatore Jie Shan hanno mappato la rete sociale che lega i personaggi di George R.R. Martin tra loro alla ricerca di quale sia il personaggio più indispensabile.
Sulla base scienza nota come teoria dei grafi, basata su dati economici, sociologici e informatici, la coppia di matematici ha mappato le dinamiche relazionali di tutti i personaggi de Il Trono di Spade.
Hanno rintracciato ogni cambiamento di fedeltà, discendenza familiare, l’amicizia e il romanticismo al fine di creare quella che esso stessi hanno definito il “Network of Thrones“, pubblicato sulla rivista Math Orizons.
“Si tratta di un’applicazione fantasiosa della teoria dei grafi”, ha detto il professor Beveridge.
tyrion trono di spade
Basandosi sul grafico ottenuto, dove sono spiegati tramite frecce tutti i rapporti tra i personaggi, lo studio ha concluso conclude che il principe Tyrion Lannister (interpretato da Peter Dinklage) è colui che si piazza meglio come figura centrale della storia. Lo studio è stato condotto utilizzando come base ‘Tempesta di spade‘, il terzo libro della saga scritta da Martin.
Jon Snow (Kit Harington), che è stato polemicamente ucciso nel finale della scorsa stagione, è anche un’importante figura centrale della storia, così come lo è pura la sua sorellastra Sansa Stark (Sophie Turner): lei è continuamente rappresentata come una prigioniera inerme di figure più potenti, ma il suo ruolo di unica erede del Grande Inverno la rende estremamente importante.
Daenerys Targaryen (Emilia Clarke), è tagliato fuori dalla maggior parte delle azioni, ma è ancora importante per la storia, soprattutto per il suo tentativo di recuperare il Trono di Spade.

Certo si potrebbe chiedere, anzi è lecito farlo, per quale motivo lo studio si sia basato esclusivamente sull’analisi di un solo romanzo, su un totale di sei, che compongono una saga, che per di più sembra ancora lontana dalla sua conclusione. Un limite non indifferente. Nonostante ciò la matematica in questo caso non ha fatto altro che confermare anni di teorie, sensazioni e sentimenti del pubblico, il quale ha proprio intravisto in questi personaggi la chiave di volta dell’intera intricatissima struttura del romanzo. Salvo poi eventuali sorprese, e in questo dobbiamo ammetterlo. Martin è davvero un maestro.