Giappone come Game of Throne, una barriera di ghiaccio per le radiazioni di Fukushima

di | 31 Marzo 2016

Fukushima verrà isolata con una lunga barriera di ghiaccio, per contenere la fuoriuscita delle radiazioni
Si sa, spesso la fantasia spesso supera la realtà o molto spesso accade che la stessa realtà tenta di emularla, sia per mera coincidenza, che per ispirazione diretta.
E così il Giappone cercherà di proporre nella realtà quello che abbiamo visto con curiosità nella famosa serie televisiva Game of Thrones, ovvero una grande barriera di ghiaccio atta a contenere un male al suo interno. Se però nel Trono di Spade il male da contenere sono delle sorte di non-morti quasi invincibili, nella realtà il male è lungi da poter essere sconfitto, trattandosi di radiazioni nucleari.
Il governo del Giappone in procinto di attivare, come mossa estrema, un sistema di refrigerazione che creerà una barriera di ghiaccio sotterranea della lunghezza di 1,5 chilometri. La speranza è che tale muro possa contenere l’acqua radioattiva che, fuoriuscendo della centrale nucleare di Fukushima Daichii, si riversa ogni giorno dal marzo 2011 nell’Oceano Pacifico. I livelli di radioattività del corso d’acqua contaminato dalla centrale sono talmente alti e preoccupanti, che le prime tracce di contaminazione sono già state monitorate sulla costa pacifica degli Stati Uniti, a diverse migliaia di chilometri dal Giappone.
La decisione di creare questa lunga barriera ghiacciata è stata presa dopo che i robot, appositamente progettati per rimuovere le barre di combustibile sciolto nelle piscine del reattore 3 di Fukushima, sono ‘morti’ entro pochi giorni dall’inizio della loro missione, a causa degli alti livelli di materiale radioattivo, che hanno letteralmente distrutto il loro cablaggio.

Un piano da circa 300 miliardi per creare arginare le radiazioni letali di Fukushima

Questo muro, dotato di un complesso sistema di refrigerazione, che verrà a costare al governo giapponese circa 35 miliardi di yen (pari a circa 312 milioni di euro), sembra l’estremo tentativo di arginare la minaccia, solo che arriva già con più di un anno in ritardo e per di più non sono pochi gli esperti ad essere convinti che possa anche non funzionare.
Il piano nello specifico prevede di mettere degli enormi tubi di refrigerazione a 30 metri di profondità che, congelando il terreno intorno ad essi, creeranno una fascia di contenimento di 1,5 chilometri intorno agli edifici di Fukushima. Il terreno così ghiacciato non permetterà all’acqua proveniente dai reattori di riversarsi nel terreno tutto intorno alla centrare nucleare
I reattori danneggiati della centrale devono essere raffreddati con grandi quantità di acqua per mantenere lontani i loro nuclei fusi dal surriscaldamento, e l’acqua al momento utilizzata viene contaminata dalle fuoriuscite di materiale radioattivo e scorre poi attraverso le crepe nel seminterrato dei reattori direttamente nell’ambiente e nel mare.
I contadini che ancora coltivano la terre nelle vicinanze della centrale sono costretti ad utilizzare un suolo in poliestere per far crescere i loro raccolti, al fine di evitare le risalita per capillarità della acque sotterranee radioattive. I primi tubi per la refrigerazione potrebbero essere già posizionati entro questa settimana o la prossima; la zona che verrà isolata per prima sarà la fascia di terra che separa Fukushima dall’Oceano Pacifico, che costituisce l’area più a rischio.