ExoMars, il primo segnale radio dallo spazio è arrivato

di | 19 Marzo 2016

La sonda ExoMars ha inviato i primi segnali radio dallo spazio dopo il lancio: un momento che ha destato felicità e commozione, come ha dichiarato Paolo Ferri, dell’agenzia spaziale europea, a conferma che l’Europa e l’Italia sono protagoniste nella corsa all’esplorazione dello spazio.

ExoMars è infatti figlia del lavoro, delle fatiche e dei finanziamenti di europei e russi, di una elite di studiosi ESA e ROSCOSMOS che hanno unito gli sforzi per scoprire quante più informazioni possibili su Marte e sulle possibilità di una vita aliena, in passato, in territorio marziano.

Il lancio della sonda è avvenuto giorno 15 marzo dalla base kazaka di Baikonur ma ci sono volute circa 22 ore di attesa per ricevere il primo segnale dallo spazio. Quasi un giorno di tensione, preghiere e speranze, per quel contatto che è stato rilevato dalla base di Malindi in Kenya e che significa, in soldoni, che tutto è andato bene.
La sonda nello spazio ha mantenuto un assetto regolare e i pannelli solari progettati per fornire energia solare alla batteria del razzo Proton si sono aperti come da copione: del resto, questo momento è stato preparato meticolosamente per anni dal fior fiore degli ingegneri aerospaziali europei, con scienziati italiani che hanno fornito il loro valido apporto per la riuscita della missione.
Presto certamente per parlare di missione riuscita, ma se non altro ora sappiamo che ExoMars non è stato un flop e che il razzo Proton, con a bordo il modulo Schiaparelli, compirà il suo percorso verso il pianeta rosso.
Sono circa 7 i mesi che occorreranno al razzo per colmare i 141 chilometri di distanza che lo separano da Marte, Arrivando a destinazione sul finire di ottobre 2016.
Una volta giunto in prossimità dell’atmosfera marziana la fase di studio vera e propria avrà inizio: mentre il modulo TGO rimarrà all’interno del razzo proton per studiare i gas dell’atmosfera, in particolare il metano, al fine rinvenire tracce di vita animale, il modulo Schiaparelli, che prende il suo nome dallo studioso italiano, si distaccherà e atterrerà sulla superficie di Marte. Il lander non eseguirà analisi particolari ma svolgerà test fondamentali per l’atterraggio previsto nella fase due, che avverrà fra un anno.

Paolo Battiston ha voluto sottolineare l’importanza della missione per l’Europa e come lo spazio sia riuscito a fare andare in armonia, per una volta, la Russia e l’Europa che sulla Terra sono ultimamente in contrasto per via della questione migranti.

Nonostante il centro di coordinamento delle operazioni si trovi in Germania, il controllo di ExoMars è in mano degli italiani. L’Italia ha dato il suo apporto per il 32% sulla buona riuscita della missione.

Un pensiero su “ExoMars, il primo segnale radio dallo spazio è arrivato

  1. MBJ

    …141 km?? Pensavo Marte fosse un pochino pochino più lontano…

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