Codacons punta il dito, rincari benzina non seguono tempistiche internazionali

di | 14 Marzo 2016

In questi giorni abbiamo assistito all’ennesimo, logorante, rincaro della benzina e del diesel, che ha visto il prezzo al distributore lievitare di un buon + 3 per cento per la benzina ed un + 3,6 per cento per il gasolio, rapporto stimato in due euro in più per ogni pieno. Il Codacons, tramite il suo presidente Carlo Rienzi, non è stato con le mani in mano, ma ha subito pubblicato una dichiarazione in cui si definisce troppo pesante l’aumento in questione.

Si tratta questa volta di un rincaro inaccettabile non tanto per le ragioni – non centra questa volta nessuna accisa, ma si tratterebbe piuttosto di un aumento del greggio per barile, che riguarda i mercati petroliferi internazionali – ma per le tempistiche con cui l’effetto si è già presentato al distributore, e alle tasche degli italiani. Infatti, secondo quanto afferma il presidente del Codacons, l’aumento del prezzo alla pompa – “con effetti diretti e indiretti disastrosi per le tasche degli italiani” –  è arrivato troppo in fretta, mentre avrebbe dovuto attendere qualche giorno.
Non è tollerabile che le quotazioni internazionali abbiano ripercussioni così veloci e così pesanti sui prezzi dei carburanti praticati ai cittadini“.

Era a dire il vero da qualche tempo che la benzina non faceva registrare un rialzo così pesante, si tratta infatti di un + 3 per cento, ma si è sempre aggirata su stime variabili, ma dai margini ristretti, almeno fino al 29 febbraio. Ora invece la stangata arriva improvvisa, tanto più che i distributori hanno recepito l’aumento in un tempo record.

In questa settimana” – spiega il presidente Carlo Rienzi, su un brevissimo comunicato pubblicato sul sito del Codacons – “le quotazioni internazionali del petrolio hanno raggiunto i 40,60 dollari al barile per il Brent e i 39 dollari per il Wti; il rialzo della materia prima ha provocato effetti diretti immediati sui listini dei carburanti praticati in Italia, con la benzina che costa oggi mediamente 1.416 euro al litro, e il gasolio 1,243 euro/litro“.