Binge Drinking in aumento fra i giovani: ministero della salute lancia allarme

di | 23 Marzo 2016

Binge Drinking o alcoldipendenza: un problema che il ministero della salute ha deciso di mettere in risalto, dato che ad esserne toccati sono principalmente i giovani.
Il binge drinking è l’abuso d’alcol fuori dai pasti, una prassi molto comune fra i giovani che durante le loro uscite dopo cena nel weekend e talvolta nel mezzo della settimana, si lasciando andare ed alzano il gomito.

Oltre ai giovani fra i 18 e i 24 anni, sono i giovani adulti dai 25 ai 44 che scelgono di divertirsi consumando bevande alcoliche. L’alcol infatti svolge un’importante funzione sociale consentendo di liberarci da tutti quei blocchi che non ci permettono di essere pienamente noi stessi quando siamo in compagnia.
Si tratta tuttavia di un piacere effimero e di breve durata: svanito l’effetto dell’alcol si avvertono i classici postumi della sbornia: mal di testa, nausea, senso di svuotamento; senza considerare i casi estremi da coma etilico che devono necessariamente essere trattati in ospedale.

Gli effetti indesiderati dell’alcol non emergono però solamente nell’immediato: tutte le bevande alcoliche creano dipendenza e a causa della loro facile reperibilità – l’alcol si trova in commercio in qualsiasi pub e perfino nei supermercati – “sballarsi” con una vodka è molto più semplice di farlo con altre sostanze certamente più pericolose ma meno semplici da reperire sul mercato.
I dati pubblicati dall’ISTAT sul Binge Drinking relativi al 2014 hanno rivelato che il 10% degli italiani d’età superiore agli 11 anni ha assunto, almeno una volta nell’arco dell’anno, 6 bevande alcoliche in un’unica occasione.
L’apice del Binge Drinking è stato riscontrato nella fascia d’età che va dai 18 ai 24 anni. Superato questo periodo le grandi bevute si fanno mediamente meno frequenti e diventano molto rare fra gli anziani. Tuttavia un fenomeno emergente mostra che gli italiani nella fascia d’età fra i 64 e i 75 anni si lasciano spesso tentare dall’alcol: sono 2.700.000 gli anziani a rischio malattie epatiche per l’abuso di alcolici.

Il fenomeno della dipendenza dall’alcol è da sempre insito in quasi tutte le culture del mondo e difficilmente scomparirà negli anni a seguire perché vino, birra e superalcolici non mancheranno mai sulle nostre tavole o fra gli scaffali dei bar.
Sarebbe infatti impensabile privare il popolo di quello che – se preso a piccole dosi – rappresenta un piacere.
Bisogna quindi educare a bere bene, piuttosto che proibire alla gente di bere. La pratica del Binge Drinking si pone in antitesi con il concetto di bere in maniera salutare e per questo va evitata o ridotta ad occasioni assolutamente sporadiche. Fondamentale è che, se decidete di dare uno strappo alla regola per una sera, rispettiate il prossimo e non vi mettiate alla guida di un mezzo.